Obitorio qualificato in Certosa: un progetto della città per la città

Presentato a Palazzo d’Accursio il nuovo DOS alla presenza tra gli altri di Luca Rizzo Nervo, assessore al Welfare e Salute del Comune di Bologna, di Simone Spataro e di Cinzia Barbieri, presidente e amministratore delegato di Bologna Servizi Cimiteriali.

È stato illustrato in conferenza stampa il progetto del nuovo obitorio cittadino: grazie all'iniziativa di Bologna Servizi Cimiteriali e del Comune di Bologna, il nuovo DOS qualificato sarà presto costruito all'interno del cimitero della Certosa, con l’obiettivo di rispondere alle esigenze in continua evoluzione della collettività, offrendo spazi più ampi e adeguati per la custodia delle salme provenienti non solo dal territorio cittadino ma anche dall'area metropolitana circostante.

Il nuovo obitorio, che sarà situato lungo il viale della Certosa, avrà una superficie complessiva di circa 1.500 mq – triplicando la dimensione dell'attuale struttura – e offrirà uno spazio ampio e confortevole per accogliere familiari e amici del defunto, garantendo servizi diversificati alla cittadinanza, agli ospedali, alle case di cura e all'autorità giudiziaria. Oltre alla funzione di camera mortuaria, l'obitorio ospiterà anche i corpi in attesa di autopsia e/o identificazione.

L'accoglienza, la sobrietà e la vicinanza alle persone sono state le parole d'ordine che hanno guidato la progettazione del nuovo obitorio. Bologna Servizi Cimiteriali ha lavorato a stretto contatto con l'architetto Sergio Cariani e l'ingegner Mauro Massari per individuare le soluzioni più adeguate dal punto di vista funzionale ed estetico. L'edificio sarà, infatti, progettato in armonia con il contesto urbanistico e paesaggistico circostante, prendendo in considerazione elementi come la sagoma del colle di San Luca e la cupola di San Girolamo.

Tra le novità attese: l’albero della vita nella sala d’ingresso realizzato in terracotta dall’artigiano Luca Nipoti, i decori ceramici dalla maestra d’arte Rosa Bagnaresi, sei ampie sale per il commiato e l’installazione di un impianto fotovoltaico, non riconoscibile dall’esterno, che consentirà alla nuova struttura di essere autonoma dal punto di vista energetico.

Il progetto, che dovrebbe essere ultimato nell’arco di 18/24 mesi, sarà realizzato dalla cooperativa CIMS, socio operativo di BSC incaricato dell’esecuzione dei lavori.