Bologna Portici Festival - il Cimitero monumentale della Certosa tra le piazze protagoniste

Bologna Portici Festival: il patrimonio culturale incontra la creatività

Entra nel vivo la prima edizione della manifestazione che celebra i Portici Patrimonio dell’Umanità Unesco: sei giornate fitte di eventi, 4 piazze e un’unica festa.

I portici sono lo spazio quotidiano di tutti i bolognesi, un orizzonte non solo architettonico-urbanistico ma di senso, di relazione, di comunità, e oggi anche spazio di celebrazione della creatività, della cultura, del passato e del futuro della città: dopo il partecipatissimo assaggio della preview, che ha animato le vie Manzoni e Galliera in maggio, si apre ufficialmente il 13 giugno la prima edizione di Bologna Portici Festival, in programma fino a domenica 18 giugno.

"I portici sono un bene comune e rappresentano assieme alle torri l’elemento architettonico più caratteristico e affascinante della città. Sono un luogo dello sguardo, di incontro e immaginazione: un grande racconto di città. La prima edizione di Bologna Portici Festival disegna una geografia culturale in cui la cultura e la creatività abitano gli spazi dei portici, nell’impegno di prendersene cura e renderli palcoscenico di espressione artistica per tutta la città. Un racconto culturale che vogliamo promuovere come appuntamento permanente e come nuova manifestazione culturale, di respiro nazionale e internazionale, della città.” Elena Di Gioia, delegata alla Cultura di Bologna e Città Metropolitana

Sei giornate, oltre 60 appuntamenti in un mix di performance site specific, spettacoli di danza, concerti, musical per una grande festa urbana. Un cartellone che mette insieme sperimentazione e riscoperta della tradizione, animando quattro luoghi della città: piazza Maggiore, cuore degli eventi serali; il quadriportico di Santa Maria dei Servi, palcoscenico della danza; piazza della Pace, per la prima volta votata a luogo di spettacolo, con una dedica particolare alla Filuzzi, che diventa insieme al Complesso Monumentale della Certosa un unico grande teatro; infine il portico moderno del Treno della Barca.

"Siamo onorati e felici di ospitare il Bologna Portici Festival all’interno della Certosa, scrigno di tesori e vero e proprio museo a cielo aperto della città. Con il coinvolgimento di realtà come Bologna Servizi Cimiteriali, il Festival celebra il riconoscimento dei portici di Bologna come Patrimonio Mondiale UNESCO, all’insegna dell’arte e della creatività” - sottolinea Simone Spataro, Presidente di Bologna Servizi Cimiteriali - “Il nostro impegno, come Bologna Servizi Cimiteriali, passa ormai da 10 anni, attraverso le azioni e gli interventi per il restauro e la manutenzione del patrimonio storico-artistico della Certosa, ma anche attraverso il supporto alla realizzazione di iniziative culturali che rappresentano un’occasione importante per accendere i riflettori sulla Certosa e sulla città di Bologna e promuovere azioni integrate per l’inclusione di tutta la comunità”.

 

La Certosa di Bologna: luogo di portici e meraviglia

Il Complesso Monumentale della Certosa, tra i più maestosi a livello europeo per quantità e qualità di opere scultoree e tra i primi ad organizzare eventi e aperture straordinarie al pubblico, ospiterà suggestive visite guidate tra storia e arte, e tre imperdibili spettacoli serali nell’atmosfera unica del luogo: venerdì 16 giugno alle 20.30 Un’Altra AIDA a cura di Persephone con il coro di donne Farthan diretto da Elide Melchioni in un racconto-concerto che dà voce alle tante Aida di tutti i tempi e di tutti i luoghi.

Sabato 17 giugno doppio appuntamento serale (alle 20.30 e alle 22) con la magia di una camminata sospesa nel cielo, fortemente voluta dal Comune che ha chiamato il funambolo Andrea Loreni per lo spettacolo Camminare nel cielo. Una performance site specific che terrà il pubblico con la testa all’insù e il fiato sospeso durante la traversata sul filo e il Portico di San Luca a fare da quinta, accompagnata dalla musica dal vivo del progetto “Glitch” di Flavia Massimo.

Domenica 18 alle 20.30 Crowded Bodies, prodotto da Gender Bender è uno spettacolo di danza frutto di un percorso laboratoriale di creazione condivisa tra il coreografo Daniele Ninarello e la comunità bolognese del progetto europeo Performing Gender - Dancing In Your Shoes, composta da persone di diverse età, con e senza esperienza di danza, in cui le singole storie dei corpi in movimento si fanno patrimonio condiviso.